Al 31 dicembre 2016 risultavano pendenti1 complessivamente circa 17.000 vertenze per un ammontare complessivo di 6.682 milioni di euro.

Più in dettaglio, si tratta principalmente di:

  • vertenze per revocatorie fallimentari, per 467 milioni;
  • vertenze risarcitorie in ambito concorsuale, per 496 milioni;
  • vertenze riguardanti servizi di investimento per 410 milioni;
  • vertenze per anatocismo e altre condizioni per 866 milioni;
  • vertenze riguardanti prodotti bancari per 225 milioni;
  • contestazioni su posizioni creditizie per 2.143 milioni;
  • contestazioni su contratti di leasing per 112 milioni;
  • altre vertenze civili ed amministrative per 1.358 milioni.

Relativamente al contenzioso in materia fiscale risultavano pendenti vertenze per un ammontare di 446 milioni per il Gruppo.

In relazione al rispetto delle normative ambientali, per danni causati all’ambiente a seguito dell’operatività della Banca negli ultimi tre anni non sono state irrogate sanzioni superiori ai 3.000 euro. Anche per ciò che riguarda il rispetto della normativa in tema di salute e sicurezza non sono emerse segnalazioni o sanzioni significative.

Per dettagli sul contenzioso nel 2016 e la puntuale descrizione delle più rilevanti vertenze civilistiche e fiscali si rimanda al Bilancio Consolidato (pagg. 398-402) @

 

1 Con esclusione di Risanamento S.p.A., non soggetta a direzione e coordinamento da parte di Intesa Sanpaolo.