Le banche sono chiamate da più parti a rispondere delle scelte di finanziamento in settori controversi come quelli degli armamenti, dell’energia nucleare, dell’estrazione di fonti fossili. In particolare, sempre più spesso ONG specializzate, gruppi della società civile e clienti intraprendono campagne di pressione e iniziative di sensibilizzazione volte a indirizzare le scelte delle banche.

Intesa Sanpaolo è consapevole dell’importanza di allocare in maniera corretta e responsabile, secondo criteri di sostenibilità sociale e ambientale, il credito erogato e dedica un’attenzione particolare all’approfondimento delle tematiche connesse ai settori considerati più sensibili. Negli ultimi anni sono stati predisposti e diffusi internamente studi relativi al settore del carbone, del waste-to-energy e dell’acqua.

Tra i settori sensibili, quello della produzione e del commercio di armamenti militari riveste un’importanza particolare ed è regolato da una policy interna.

Le Regole di Gruppo in materia di operatività nel settore armamenti vietano di porre in essere ogni tipo di attività bancaria o di finanziamento connessa con la produzione e/o la commercializzazione di armi controverse e/o bandite da trattati internazionali e in particolare: armi nucleari, biologiche e chimiche; bombe a grappolo e a frammentazione; armi contenenti uranio impoverito; mine terrestri anti-persona.

Fermo restando tale divieto, sono ammesse transazioni e finanziamenti relativi alla produzione, alle compravendite domestiche, all’importazione, all’esportazione, al trasferimento intracomunitario e al transito di materiale di armamento utilizzato in via definitiva da forze armate e relativi enti preposti nonché da forze di polizia locali: a) in e tra Paesi appartenenti all’Unione Europea e/o alla NATO; b) senza riguardo al Paese di produzione e/o provenienza del materiale di armamento, qualora l’utilizzatore finale sia un ministero o un ente governativo italiano, forze armate o di polizia italiane. Eventuali deroghe devono essere autorizzate dal Consigliere Delegato e CEO.

Nel 2016 il totale delle transazioni segnalate al Ministero dell’Economia e delle Finanze tra erogazioni di credito e pagamenti ammonta a 408 milioni di euro.

È in corso il progetto di elaborazione di policy di autoregolamentazione per le operazioni di finanziamento in settori sensibili, a partire dai settori del carbone e dell’oil & gas.