Intesa Sanpaolo, nel rispetto delle norme vigenti e dei più importanti standard nazionali, ha adottato un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro, individuando all’interno della propria struttura organizzativa, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di tutela dei collaboratori. I rischi per la salute e la sicurezza dei collaboratori sono valutati secondo un approccio multidisciplinare, considerando l’effetto combinato dell’ambiente di lavoro, dei processi e delle attrezzature nonché delle condizioni soggettive dei lavoratori.
Il monitoraggio costante dei luoghi di lavoro, delle segnalazioni di rischio, degli infortuni, degli incidenti nonché del programma annuale di riduzione dei rischi ha permesso di aggiornare il “Documento di Valutazione dei Rischi” a disposizione di tutto il personale.
Il processo di gestione dei rischi presenti all’interno delle sedi del Gruppo, attuato in stretta collaborazione con le competenti funzioni aziendali, ha consentito di proseguire la riduzione complessiva degli stessi. Anche nel corso del 2016, in linea con quanto ottenuto negli anni precedenti, le misure attuate hanno comportato la risoluzione di circa il 20% delle criticità.
In relazione al nuovo concept di filiale, il Servizio Prevenzione e Protezione ha valutato tutti gli impatti delle soluzioni adottate sotto il profilo della salute e sicurezza dei collaboratori. In particolare sono stati valutati gli aspetti legati ai fattori ambientali di microclima, illuminazione, rumore e all’ergonomia delle nuove tipologie di postazioni di lavoro. Il percorso valutativo è proseguito poi con la valutazione sul campo delle filiali pilota di Milano, Roma e Torino, avvalendosi di personale altamente specializzato. La valutazione ergonomica si è concretizzata da un lato nella verifica della rispondenza ai dettami normativi, dall’altro nella somministrazione ai collaboratori delle filiali pilota, di un questionario di percezione approfondita dell’ergonomia delle postazioni di lavoro. La rispondenza ai requisiti microclimatici è stata condotta anche con monitoraggi ambientali presso le filiali pilota.
Tale approccio ha consentito di tradurre le evidenze emerse in concrete proposte migliorative, che di volta in volta sono state condivise con il gruppo di lavoro ed in particolare con la struttura preposta alla progettazione immobiliare. Le soluzioni individuate sono state adottate nelle filiali di nuova concezione in fase di realizzazione.
Analogo coinvolgimento e valutazioni sono state avviate a partire dall’ultimo trimestre del 2016 per il progetto relativo al “Nuovo Concept uffici per le strutture di Governance”, con il quale l’azienda intende sperimentare soluzioni di layout innovative anche per le strutture di direzione.
Infortuni
Valutazione del rischio da stress lavoro correlato
Al fine di mitigare il rischio stress lavoro correlato derivante dalle aree di criticità emerse dalle attività di valutazione, nel corso del 2016 sono state individuate specifiche misure (riepilogate nel Documento di Valutazione dei Rischi) per area di contesto e area di contenuto del lavoro, richiamando inoltre gli accordi sottoscritti nell’ottobre 2015 da Intesa Sanpaolo e le Organizzazioni sindacali. Nel corso dell’anno si è provveduto ad effettuare un’analisi dell’efficacia delle misure messe in atto a fronte delle criticità individuate in sede di valutazione approfondita.
Uno specialista del Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università di Milano ha condotto 5 Focus Group di controllo con il coinvolgimento di 43 colleghi, per approfondire i cambiamenti percepiti nel corso dell’anno dalle persone a seguito delle misure adottate dall’ azienda a valle del suddetto accordo.
Per quanto riguarda le Filiali Online, nell’ambito dell’aggiornamento della valutazione del rischio di stress, la Banca ha deciso di ripetere la fase di valutazione approfondita attraverso specifici questionari elaborati dalla Clinica del Lavoro di Milano Luigi Devoto (a cui era già stata affidata la prima valutazione) e il successivo svolgimento di focus group tenuti da psicologi della predetta struttura. Per il 2016 l’attività ha già coinvolto l’ufficio di Lecce e di Milano per complessivi 6 focus group, è in corso la pianificazione per il 2017. Tra gli obiettivi c’è quello di verificare l’efficacia delle misure adottate dalla Banca in termini di maggiore varietà del compito lavorativo, maggiori opportunità di crescita professionale, possibilità di cambiare struttura passando dalla Filiale Online a quella retail e viceversa, miglioramento del confort ambientale attraverso interventi di rivisitazione dei layout degli uffici con la creazione di sale relax.
In merito alla valutazione complessiva relativa a situazioni di Stress da Lavoro Correlato nel Gruppo Intesa Sanpaolo ed al fine di individuare eventuali interventi di mitigazione, si è tenuto conto anche dei risultati della relazione epidemiologica dell’ultimo triennio che ha considerato lo stato di salute di oltre tredicimila dipendenti (solo nel 2016 i medici competenti hanno effettuato oltre 6.000 visite di sorveglianza sanitaria che nel 98% dei casi si sono chiuse con un giudizio di idoneità alla mansione e nel 2% con idoneità in attesa di definizione).
Lavorare al sicuro
Relativamente alla salvaguardia dei collaboratori e dei clienti attraverso la prevenzione del rischio rapina nelle filiali e alla gestione dei collaboratori in situazioni di emergenza, la tutela delle persone ha continuato ad essere il principio cardine che ispira tutte le iniziative realizzate per la protezione delle filiali. Le attività di prevenzione sistematica dei rischi e di mitigazione delle vulnerabilità esistenti e potenziali sono state condotte attraverso il potenziamento e l’innovazione delle misure tecnologiche di sicurezza, supportate dalla realizzazione di strumenti informativi e dallo sviluppo della cultura della sicurezza integrata insieme alla pubblicazione di regole operative.
È proseguita l’analisi sui rischi di rapine alle filiali: a seguito dei miglioramenti nei sistemi di sicurezza già attivati, è stato eseguito un follow up per la verifica del livello di protezione di siti ad alto rischio e di specifiche filiali.
Per quanto riguarda le rapine, si conferma un trend in riduzione da diversi anni. Nel 2016 si è altresì registrata una diminuzione delle rapine “professionali” (che generano maggiori impatti in termini economici e sui collaboratori).
Le attività di contrasto già avviate con piani specifici di intervento orientati ad ammodernare i sistemi di protezione delle filiali (con particolare attenzione alle filiali che custodiscono caveau e cassette di sicurezza) e con un piano di sostituzione di servizi di vigilanza con soluzioni tecnologiche, hanno contribuito ad ottenere risultati rispondenti alle aspettative.
Nell’ambito del programma di “sostegno post-rapina” sono stati effettuati 63 interventi specialistici da parte dei medici competenti e psicologici dell’Università di Milano con il coinvolgimento di circa 200 colleghi. Gli interventi di sostegno sono stati caratterizzati da un primo incontro di “counseling” applicando le tecniche del “debriefing”1 ossia comprendere cosa è accaduto, cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato e gestire il potenziale trauma subito dalle persone; a questa fase segue un secondo incontro di “follow-up” a verifica conclusiva di un ritorno alla condizione emotiva e psicologica pre-evento. A partire dal 2016 l’intervento medico è stato previsto per tutte le rapine tentate o consumate indipendentemente dalla gravità dell’evento. Il programma di sostegno psicologico è stato esteso anche ai casi di aggressioni subite dai colleghi nonché in occasione di calamità naturali come nel caso dei recenti eventi sismici.
E’ proseguita l’attività di implementazione del database predisposto nel 2015 che consente di mantenere le informazioni relative al personale coinvolto in rapine anche in caso di trasferimento presso altre filiali, al fine di individuare e prestare particolare attenzione ai collaboratori vittime di più rapine, programmando interventi di sostegno personalizzati prestando maggiore attenzione alle situazioni che più facilmente potrebbero portare alla manifestazione di disturbi post traumatici. Per i casi ritenuti estremamente gravi a causa di ferimento o grave coinvolgimento da parte del personale, vengono immediatamente attivati gli Psicologi dell’Università di Milano per offrire un programma ed un supporto ancora più strutturato. In tutti i casi il medico competente territoriale resta a disposizione del personale che ne facesse richiesta per visite mediche volte a verificare l’idoneità lavorativa dei collaboratori, conseguentemente all’evento traumatico.
Numero Rapine
Nel corso del 2016 è proseguito il programma di (in)formazione sulla sicurezza, con aggiornamento del network domestico, corsi d’aula e pillole online, adeguamento i contenuti in funzione dei nuovi rischi.
Nella gestione degli eventi connessi alle calamità naturali ed eventi di crisi, le attività di manutenzione e rafforzamento dei presidi, delle soluzioni di Business Continuity e dei meccanismi di Crisis Management hanno confermato la loro efficacia, consentendo la continuità dei servizi e la salvaguardia e tutela dei collaboratori e clienti. Con riferimento agli aspetti specifici di Business Continuity proseguono le attività di estensione del modello alle Banche e Società del Gruppo. In particolare è stata completata l’estensione alle Banche estere del nuovo modello di Business Continuity Management (BCM) di Gruppo, allineato ai requisiti della Circolare 285/13 della Banca d’Italia che prevedono l’adozione di un approccio esteso per la definizione dei presidi organizzativi e misure di continuità operativa commisurate ai livelli di rischio. In continuità con il percorso progettuale iniziato nel 2015, sono stati erogati i workshop formativi rivolti ai referenti BCM di tutte le Banche estere.
1 intervento psicologico-clinico che ha lo scopo di eliminare o alleviare le conseguenze emotive di situazioni di emergenza.