In coerenza con il Piano d’Impresa 2014-2017, Intesa Sanpaolo ha continuato a sostenere lo sviluppo dell’economia “reale” e delle comunità in cui il Gruppo opera.
Nel 2016 Intesa Sanpaolo ha destinato nuovo credito a medio-lungo termine all’economia reale per circa 56 miliardi di euro (48 miliardi in Italia, in crescita del 16% rispetto al 2015). Dell’importo complessivo 40 miliardi (+19% rispetto al 2015) sono stati erogati a famiglie e piccole-medie imprese (PMI).
Le informazioni presenti presso la rete di Intesa Sanpaolo rappresentano un patrimonio unico di conoscenze sulle economie locali e la struttura dedicata agli Studi e Ricerche ha approntato un’indagine interna verso i gestori delle imprese della Divisione Banca dei Territori per raccogliere opinioni sulla congiuntura economica: è emersa, da parte delle imprese, pur con differenze rilevanti fra settori e aree geografiche, una valutazione condivisa di consolidamento della ripresa e un atteggiamento solo moderatamente favorevole agli investimenti a causa di incertezze e burocrazia.
A sostegno della crescita e a beneficio del tessuto imprenditoriale gli interventi hanno riguardato l’accesso al credito e il supporto ai clienti ancora in difficoltà (Credito Proattivo, accordi a livello ABI e Confidi per agevolazioni nel ricorso ai finanziamenti, rinegoziazione dei mutui), la riduzione dei tempi di erogazione dei prestiti, l’attenzione alle micro-imprese (lavoro autonomo, imprenditoria giovanile), lo sviluppo dei sistemi di filiere di piccole e medie imprese, gli accordi di categoria (Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura e Coldiretti), l’attività al servizio del terzo settore, l’erogazione di prestiti insieme a Istituzioni finanziarie internazionali per progetti di investimento (BEI, EBRD e altri), l’intervento per la formazione e la promozione di nuova imprenditorialità (imprese al femminile, imprese gestite da extra-comunitari), i finanziamenti e i servizi per le imprese che investono per l’internazionalizzazione e l’innovazione.