Eurizon Capital SGR è tra le prime società firmatarie dei Principi italiani di Stewardship per l’esercizio dei diritti amministrativi e di voto nelle società quotate in cui ha investito. Nel corso del 2016 ha sviluppato un costante monitoraggio degli eventi societari rilevanti connessi agli strumenti finanziari in portafoglio e un approccio mirato al dialogo costante sui temi di governance con le aziende in cui la SGR investe. Eurizon Capital SGR ha espresso il voto in 87 assemblee degli azionisti di emittenti presenti nei portafogli di risparmio gestito. Fa inoltre parte del network di investitori internazionali che lavorano in collaborazione con l’ONU per condividere una serie di princìpi ispirati alla comprensione dei meccanismi di sostenibilità degli investimenti tramite la considerazione di fattori ESG e la loro integrazione nel processo di investimento.

Le pratiche di azionariato attivo sono state svolte anche dal Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo nei confronti delle società investite per le quali il CdA del Fondo individua criticità di rilievo sotto il profilo ESG. Questa attività si traduce, principalmente, in pratiche di soft engagement che prevedono la comunicazione diretta alle società in cui si investe, ponendo quesiti e annotazioni su temi di interesse relative ad aspetti sociali, ambientali e di governo aziendale.

Il Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo adotta, per primo in Italia, una strategia di azionariato attivo, interagendo direttamente con alcune grandi aziende inserite nel portafoglio. Il dialogo si è focalizzato sulla filiera dei fornitori e ha consentito di valutare il comportamento delle società sollecitando, se del caso, azioni di miglioramento. Per dare maggior incisività alla propria iniziativa, il Fondo ha aderito ai Principles for Responsible Investment e al Carbon Disclosure Project

Nel Fondo è previsto inoltre un comparto che investe sulla base di un benchmark di sostenibilità, i cui sottostanti sono selezionati con l’utilizzo di criteri ESG. Il portafoglio equity e corporate al 31 dicembre 2016 era composto da circa 1.300 emittenti.

Le iniziative di engagement effettuate sono state sei e hanno interessato diverse società del settore informatica e finanza (Apple, HSBC, Facebook, Amazon, Alphabet, Google), pari a circa lo 0,45% del numero di società e lo 0,84% del valore del portafoglio. Al fine di dare maggior visibilità all’engagement, il Fondo ha deciso di esercitare anche i diritti di voto in relazione alle medesime società, tramite provider specializzati in proxy voting (voto per delega).

SERVIZIO DI “CHARITY E PHILANTHROPY ADVISORY”

A partire da marzo 2016, Intesa Sanpaolo Private Banking, attenta all’impatto sociale e ambientale, ha costituito il servizio di “Charity e Philanthropy Advisory” nell’ambito nell’Area di Direzione HNWI: un supporto rivolto alla clientela con elevate disponibilità finanziarie, anche nella prospettiva di dare risposta, in ambito filantropico, ad esigenze di carattere finanziario e/o strategico.

In particolare è prevista l’assistenza nella costituzione di enti filantropici (fondazioni, associazioni), anche quale strumento di pianificazione dei passaggi generazionali e di valorizzazione per le imprese e per la comunità.

E’ stata inoltre attivata una gestione patrimoniale personalizzata, caratterizzata dall’avere un gestore dedicato alla selezione degli investimenti in ambito SRI oltre ad accordi di partnership con società di gestione all’avanguardia sul fronte etico.