Utilizzo delle fonti rinnovabili

Il Gruppo Intesa Sanpaolo, impegnato a ridurre progressivamente la sua dipendenza dalle fonti fossili, nel corso del 2016 ha raggiunto una percentuale di consumo di energia elettrica da fonte rinnovabile di circa l’80%. In Italia viene utilizzata energia elettrica con Garanzia di Origine da fonti rinnovabili in misura pari a circa il 97%. Nell’ambito delle Banche estere, Intesa Sanpaolo Bank (Slovenia) ha confermato anche nel 2016 la scelta di acquistare tutta l’energia elettrica da fonte rinnovabile di tipo idroelettrico. Inoltre Intesa Sanpaolo Bank Albania ha consumato energia elettrica proveniente dalla rete nazionale, esclusivamente di tipo rinnovabile. Per Intesa Sanpaolo Bank Romania, Privredna Banka Zagreb e VÚB Banka la quota delle fonti rinnovabili, nel mix energetico dei fornitori elettrici, risulta uguale o superiore al 15%.

Per quanto attiene all’autoproduzione di energia elettrica da fotovoltaico, grazie al contributo fornito dall’impianto del Nuovo Centro Direzionale di Torino, il Gruppo ha superato i 1.000 MWh, in aumento rispetto al 2015 di circa il 2%. Sedici gli impianti attualmente in funzione: quattro di grandi dimensioni (> 100 kWp) e dodici di piccole/medie dimensioni.

In Italia grazie all’incentivo statale erogato dal “conto energia” e al risparmio economico per il mancato acquisto di energia, per gli impianti fotovoltaici di Moncalieri, Settimo Torinese e Sarmeola di Rubano, il ritorno economico negli ultimi 12 mesi è stato pari a circa 298.000 euro.

Relativamente all’autoproduzione di energia si segnala anche la presenza di un impianto di cogenerazione, presso il centro contabile di Parma che, oltre a fornire parte dell’energia termica necessaria al complesso, contribuisce al fabbisogno di energia elettrica del Gruppo in Italia per circa il 3% con un risparmio economico di circa 735.000 euro. Inoltre, in linea con il D.Lgs. 28/11, è stata considerata rinnovabile l’energia prodotta in Italia attraverso impianti di climatizzazione a pompa di calore. Tale azione ha permesso di quantificare in circa 2.000 tonnellate il contributo in termini di emissioni di CO2 evitate.

Certificazioni ambientali

Il 2016 è stato un anno importante per le certificazioni sia in Italia che all’estero. Il Sistema di Gestione Ambientale e dell’Energia è lo strumento volontario che ha permesso al Gruppo Intesa Sanpaolo in Italia di individuare una metodologia per il monitoraggio degli aspetti ambientali e gli usi energetici considerati significativi quali ad esempio la gestione dei rifiuti, il consumo di risorse e la conduzione degli impianti tecnologici.

Tutto ciò si è concretizzato in una serie di procedure interne e di prassi operative che permettono di gestire gli impatti diretti e indiretti generati dall’attività bancaria in un’ottica di miglioramento continuo. Il Sistema, certificato secondo gli standard internazionali UNI EN ISO 14001 e UNI CEI EN ISO 50001, è applicato ad un campione significativo di oltre 200 unità operative che rappresentano una best practice sul territorio nazionale. La progressiva e continua estensione del campione ha portato nel 2016 a ricomprendere nel perimetro di riferimento una rappresentanza di tutte le Banche del Gruppo oltre che del Nuovo Centro Direzionale di Torino quale sede di coordinamento del Sistema: il grattacielo è dotato delle più avanzate soluzioni tecnologiche ed impiantistiche ed è considerato uno degli edifici di grande altezza più ecosostenibili al mondo come attestato dalla certificazione internazionale LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) Platinum. Nel corso del 2016 Intesa Sanpaolo ha avviato l’adeguamento ai requisiti previsti dalla nuova edizione della norma ISO 14001 del proprio Sistema di Gestione Ambientale, in anticipo rispetto ai termini consentiti. I Sistemi sono sottoposti a verifica da parte di un Ente terzo, DNV, che attesta l’efficacia delle procedure e delle prassi operative adottate attraverso l’effettuazione di alcune verifiche ispettive presso le sedi centrali e un congruo numero di unità operative.

In considerazione delle richieste normative ungheresi in tema di Diagnosi Energetiche nonché della necessità di far fronte a costi energetici sempre maggiori, anche CIB Bank (Ungheria) ha deciso nel 2016 di certificare i propri immobili e servizi secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001. Il percorso, impegnativo e articolato, ha portato alla redazione di regolamenti interni necessari per una buona gestione dei dati. Importante è stato lo sforzo in termini di formazione del personale della Banca nonché di identificazione di metriche di analisi e di indicatori. Il risultato del lavoro è stato più che soddisfacente: l’ente certificatore, SCS, ha segnalato solamente alcune criticità minori e alcuni ambiti di miglioramento, legati soprattutto alla sensibilizzazione dei collaboratori ad agire secondo logiche di efficienza energetica.

Contenimento dei consumi energetici

A livello di Gruppo è proseguita anche nel 2016 la riduzione dei consumi elettrici e termici, in coerenza con quanto previsto dal "Piano di Azione per la Sostenibilità Ambientale 2013-2016".

Nel 2016 i consumi energetici si sono ridotti del 6,7% rispetto al 2015, con un ritorno economico stimato di oltre 800.000 euro. Questo importante obiettivo è stato raggiunto grazie a varie azioni di ottimizzazione gestionale e di efficienza energetica effettuate in Italia e all’estero tra cui la maggior diffusione dei sistemi di rilevazione dei consumi gestiti via web, la sostituzione delle caldaie con impianti a condensazione, pompe di calore e gruppi frigoriferi ad alte rese, l’ammodernamento degli impianti elettrici e la sostituzione di impianti di illuminazione con lampade a LED.

Relativamente ai consumi elettrici, che rappresentano circa il 70% dei consumi del Gruppo, si evidenzia una riduzione complessiva del 4,7% rispetto al 2015.

Il dato 2016 conferma il trend di riduzione di lungo periodo: dal 2010 al 2016 i consumi elettrici sono diminuiti del 28% rafforzando quindi il forte impegno del Gruppo nella riduzione della propria impronta ambientale e ponendo Intesa Sanpaolo tra i principali leader di settore in questo ambito.

Sul fronte dei consumi termici, il dato è basato sulle bollette e non sul consumo effettivo per la maggior parte degli uffici e delle sedi centrali. Dall’analisi dei dati si riscontra una riduzione complessiva dei consumi di circa l’11%, in parte dovuta alla temperatura mite. L’effettivo consumo termico risulta essere ben presidiato nelle filiali certificate ISO 50001, in cui è presente la procedura di Check-up Termico degli Edifici (CTE). Grazie a tale procedura, che consente di monitorare le letture reali da contatore e effettuare una corretta gestione dell’impianto di riscaldamento in relazione al livello di isolamento termico dell’immobile, è stato possibile realizzare, nelle ultime cinque stagioni invernali, un risparmio complessivo di energia termica del 21% per un valore economico di circa 45.000 euro.

Infine, coerentemente con quanto previsto dalla policy interna sulle filiali sostenibili, le ristrutturazioni dei siti o la realizzazione di nuove filiali viene effettuata tenendo conto di criteri per il miglioramento dell’efficienza energetica e gestionale. Grazie alle azioni poste in essere in questi ultimi anni il Gruppo in Italia ha potuto usufruire di detrazioni fiscali con un ritorno economico di circa 5 milioni di euro per il periodo 2014 – 2016, di cui 1 milione di euro circa relativo al 2016.

Qui di seguito alcune iniziative:

ProgettoDescrizioneStima dei saving annuali
Misurazione dei consumi elettrici (Italia)
Investimento: 454.000 euro
Sono stati installati circa 227 sistemi di rilevazione dei consumi energetici (datalogger) gestiti via web che consentono l’attivazione di programmi di accensione e spegnimento degli impianti di illuminazione e climatizzazione Energy Saving: 1.771.000 kWh
Cost Saving: 357.162 euro
Riduzione CO2: 575 t
Ammodernamento impianti di climatizzazione (Italia)
Investimento: 3.490.000 euro
Sono proseguite le attività di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva Energy Saving: 1.449.000 kWh
Cost Saving: 271.994 euro
Riduzione CO2: 471 t
Interventi di sostituzione di impianti contenenti gas nocivi per l’ambiente (Italia)
Investimento: 5.135.000 euro
Sono stati sostituiti, in accordo con le richieste normative, 223 impianti contenenti R22 con gruppi frigo contenenti gas R410A Energy Saving: 633.700 kWh
Cost Saving: 127.819 euro
Riduzione CO2: 206 t
Sostituzione lampade tradizionali con lampade a risparmio energetico e a LED (Egitto, Croazia, Bosnia e Ucraina)
Investimento: 42.819 euro
Lampade tradizionali sono state sostituite con nuove lampade a led ecologiche e a basso consumo in diverse filiali e uffici centrali Energy Saving: 193.657 kWh
Cost Saving: 11.981 euro
Riduzione CO2: 85 t
Razionalizzazione nell’utilizzo dei gruppi di continuità (Ungheria)
Investimento: 0 euro
Nella sedi di CIB Bank situate a Petrezselyem e a Dunaújváros sono stati razionalizzati i gruppi di continuità (UPS) con notevoli risparmi energetici Energy Saving: 107.724 kWh
Cost Saving: 13.915 euro
Riduzione CO2: 30 t
Sostituzione impianti di condizionamento (Croazia e Slovacchia)
Investimento: 450.000 euro
Sono stati installati sistemi efficienti di condizionamento nelle filiali di Privredna Banka Zagreb a Stradun e Split 3 e nella sede centrale di VÚB Banka Energy Saving: 44.000 kWh
Cost Saving: 7.000 euro
Riduzione CO2: 9 t
Ristrutturazione secondo criteri di efficienza energetica (Albania)
Investimento: 585.000 euro
La sede centrale di Intesa Sanpaolo Bank Albania e la filiale di Tirana sono state ristrutturate secondo criteri di efficienza energetica Energy Saving: 92.268 kWh
Cost Saving: 11.194 euro
Riduzione CO2: 0 t
(energia elettrica da rete nazionale totalmente rinnovabile)