Il Rapporto di Sostenibilità 2016 si focalizza sui temi di maggior rilevanza - “material” - per il business e per gli stakeholder del Gruppo. L’individuazione delle tematiche è stata condotta attraverso l’analisi di materialità, un processo strutturato secondo le “G4 Sustainability Reporting Guidelines” del GRI, principale standard di riferimento per la rendicontazione di sostenibilità, e l’<IR>, il framework internazionale di riferimento per il reporting integrato promosso dall’IIRC (International Integrated Reporting Council), che permette di evidenziare fattori e soluzioni organizzative e strategiche che sono alla base della capacità attuale e prospettica del Gruppo di creare valore. Sono, quindi, considerati “material” gli aspetti che “hanno riflessi significativi in termini economici, ambientali e sociali per l’organizzazione o che sono in grado di influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder”.

In tale senso, l’analisi di materialità è stata integrata con la struttura rendicontativa dell’IIRC che prevede:

  • l’introduzione dei sei capitali (finanziario, sociale e relazionale, intellettuale, infrastrutturale, umano e naturale), per sottolineare come il processo di creazione del valore sia il frutto di sinergie tra capitali finanziari e non-finanziari;
  • elementi di natura prospettica (megatrend) al fine di dare nuove interpretazioni ai temi considerati "material" ed aumentare il presidio del Gruppo sull’evoluzione del contesto esterno.

Il processo suggerito dal GRI prevede tre fasi:

Analisi di materialità - fasi

 

Identificazione delle tematiche material e degli stakeholder

L’identificazione dei temi “material” per il settore finanziario e significativi per il business di Intesa Sanpaolo e per i suoi stakeholder è stata realizzata attraverso l’analisi di:

  • fonti documentali interne al Gruppo, tra cui il Piano d’Impresa 2014-2017, le comunicazioni del vertice aziendale, i verbali di assemblea, le comunicazioni agli azionisti, i questionari delle società di rating ESG, i Rapporti di Sostenibilità dell’ultimo triennio, le policy adottate dal Gruppo, i reclami al Codice Etico;
  • fonti documentali esterne fra cui gli standard di riferimento per la rendicontazione delle performance di sostenibilità (G4, , SASB);
  • Rapporti di Sostenibilità di altri Gruppi finanziari nazionali e internazionali;
  • fonti redatte da istituzioni internazionali e nazionali (World Bank, ISTAT, World Economic Forum etc.) per l’identificazione dei megatrend generali e specifici del settore bancario.

Le tematiche identificate sono state sistematizzate all’interno di un Albero dei Temi organizzato su tre livelli di dettaglio progressivo e sono state oggetto delle attività di ascolto e dialogo con gli stakeholder durante il 2016.

Prioritizzazione e definizione della matrice di materialità

Anche per il 2016, il coinvolgimento e l’ascolto degli stakeholder hanno rappresentato il punto centrale dell’analisi di materialità. Per dare una priorità alle tematiche individuate, di ciascun tema è stata valutata, da un lato, la sua rilevanza rispetto alle strategie aziendali e agli impegni definiti nel Piano d’Impresa e, dall’altro, la sua rappresentatività di interessi e aspettative da parte degli stakeholder: questi due aspetti sono rappresentati dai due assi della matrice di materialità di seguito riportata.

Le due dimensioni rispondono all’esigenza di individuare, per ciascun tema:

  • il grado di impegno che l’azienda ha assunto o ha intenzione di assumere su ogni tematica in base alla percezione del potenziale di generare rischi e opportunità per gli obiettivi strategici di breve, medio e lungo termine;
  • la rilevanza percepita dagli stakeholder sulle medesime tematiche, valutata attraverso una serie di iniziative di ascolto e coinvolgimento realizzate da Intesa Sanpaolo nel corso del 2016.

MATRICE DI MATERIALITÀ 2016

MATRICE DI MATERIALITÀ 2016

Le aree considerate prioritarie per il 2016, di cui il Rapporto di Sostenibilità fornisce un rendiconto di dettaglio sulle modalità di gestione, i progetti e le azioni messe in atto, gli indicatori significativi e gli obiettivi, anche in relazione al Piano d’Impresa, sono:

Matrice di materialità - legenda

Rispetto al 2015, non sono intervenute variazioni significative sull’asse “impatto sulle strategie” le cui priorità sono determinate dalle linee strategiche del Piano d’Impresa di durata quadriennale che si concluderà nel 2017. Per quanto riguarda l’asse “rilevanza per gli stakeholder” si conferma l’importanza attribuita ai temi individuati nel precedente ciclo di analisi con un aumento significativo di rilevanza per i seguenti punti:

  • “Climate Change” alla luce delle evoluzioni nazionali e internazionali legate ai temi ambientali (COP21, Agenda 2030, etc.) e al crescente interesse da parte degli investitori SRI;
  • “Innovazione del servizio al cliente” che include la digitalizzazione dei servizi e l’innovazione tecnologica la cui rilevanza risulta in crescita per tutti gli stakeholder ascoltati (Persone, Clienti, Comunità e Investitori);
  • “Formazione e sviluppo professionale” e “Valorizzazione delle persone”, aspetti considerati in crescita da Persone, Organizzazioni Sindacali e Investitori, in particolare per i temi legati all’offerta di percorsi di formazione personalizzati rispetto al ruolo, modalità e sistemi innovativi di trasferimento delle competenze e ai temi di diversity management e attrazione dei talenti;
  • “Integrità e rigore nella condotta aziendale” che emerge come tema di particolare interesse per Investitori, Comunità e Clienti, in particolare per gli ambiti legati alla tutela della privacy e antiriciclaggio che crescono di rilevanza anche alla luce delle recenti evoluzioni normative.

Per quanto riguarda la relazione con i fornitori e con la comunità, pur non rientrando tra i temi material, Intesa Sanpaolo ne riconosce l’alta valenza sociale e ambientale e pertanto ne fornisce informativa di dettaglio sul sito Internet e nei quaderni monotematici di approfondimento @. Nel Rapporto di Sostenibilità viene comunque fornita un’informativa di sintesi.

Validazione della matrice

Per ciascuna tematica individuata come “material” sono stati valutati i potenziali rischi/opportunità di business, i possibili impatti sugli stakeholder esterni e interni e sulle strutture aziendali in un’ottica di lungo periodo (vedi capitolo “Analisi delle tematiche “material” nel più ampio contesto di sostenibilità”). Ciò ha permesso di definire anche la struttura di reporting e le disclosure gestionali correlate a ciascun tema del Rapporto di Sostenibilità (sia all’interno della Banca che nel contesto esterno), con l’obiettivo di offrire agli stakeholder una rappresentazione completa delle performance (vedi GRI – Perimetri d’impatto a pag. 181 @).

La matrice di materialità è stata condivisa con i Referenti dell’Area di Governo Chief Risk Officer con l’obiettivo di avviare l’integrazione tra gli esiti di detta analisi e il processo di Reputational Risk Management condotto annualmente dalla funzione dedicata. A partire da quest’anno, nel valutare la rilevanza dei temi sull’asse delle strategie sono infatti stati considerati anche gli esiti di tale processo, che restituisce il quadro quali-quantitativo del rischio reputazionale di Gruppo nella percezione del Top Management. Contestualmente, le valutazioni di rilevanza dei temi sull’asse degli stakeholder sono rese disponibili dal Servizio CSR alla funzione di Reputational Risk per riportare ai Responsabili di Area e ai Capi Divisione una visione integrata dei fattori di criticità reputazionale.

L’analisi delle tematiche material nel più ampio contesto di sostenibilità

Intesa Sanpaolo esplicita in quale modo le attività aziendali contribuiscono al miglioramento o al deterioramento delle condizioni sociali, economiche e ambientali in un contesto locale, regionale o globale. A tal fine viene presentata una figura concentrica che riporta i sette macrotemi “material”, ossia risultati più rilevanti secondo l’analisi di materialità in relazione a:

  • rischi e opportunità per ciascun tema che potrebbero avere impatti trasversali sulle strategie e sul business di Intesa Sanpaolo nel medio e lungo periodo;
  • impatti positivi che potrebbero generare valore condiviso nel lungo periodo per il Gruppo, l’ambiente e la società in generale.

IMPATTI, RISCHI ED OPPORTUNITÀ

IMPATTI, RISCHI ED OPPORTUNITÀ

* Rischi ESG (Environmental Social Governance): si intendono i rischi ambientali, sociali e di governance
** Investitori SRI (Socially Responsible Investment): si intendono gli investitori che valutano i fattori ESG