“Finanziamento Microcredito imprenditoriale” è dedicato ai giovani e alle micro-imprese al fine di aiutarli a lanciare una nuova attività imprenditoriale o investire in progetti di crescita, offrendo la possibilità di accedere al credito anche senza garanzie reali a realtà che non avrebbero le garanzie economiche e patrimoniali necessarie. Questa opportunità è possibile grazie a una sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI istituita con il decreto integrativo del Ministero per lo Sviluppo Economico del 18 marzo 2015.
Destinato a finanziare l'avvio o lo sviluppo di un'attività di lavoro autonomo o di micro-impresa ovvero a promuovere l'inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro, il finanziamento a medio-lungo termine, con durata massima di 7 anni e importo massimo di 25.000 euro, è funzionale all’acquisto di beni (incluse le materie prime) o di servizi strumentali all’attività svolta (compreso il canone di leasing), alla retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori, al pagamento di corsi di formazione per migliorare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali.
Ai soggetti finanziati sono forniti anche servizi accessori gratuiti di assistenza e monitoraggio: nella fase “ante erogazione” (supporto per la redazione del business plan e per la valutazione di fattibilità del progetto) e nel momento di “post erogazione” (analisi di soluzioni migliorative e di coerenza rispetto al business plan). Nel 2016 sono stati erogati 388 finanziamenti per 8,1 milioni di euro.
Sviluppo Filiere
Il tessuto imprenditoriale italiano è strutturato su un ampio e articolato tessuto di piccole e medie imprese organizzate in sistemi di filiere, spesso con fortissime relazioni a livello territoriale.
Intesa Sanpaolo ha visto in questa peculiarità italiana del tessuto imprenditoriale una grande opportunità per far crescere tante aziende produttrici di eccellenza, grazie ad un nuovo e innovativo modello di collaborazione tra banca e imprese, il “Programma Filiere” che si sviluppa secondo tre pilastri:
- Investimenti, con offerta di credito a condizioni migliorative e attività di formazione rivolta alle imprese che partecipano;
- Innovazione, con la previsione di nuovi criteri per l’accesso al credito che comprendono l’identificazione della filiera industriale e la definizione di un contratto specifico – l’accordo di filiera – con l’azienda capofila;
- Nuovo approccio all’erogazione del credito, tramite la formalizzazione dell’entità filiera con valutazione del rischio che tiene conto di elementi qualitativi, la costituzione di un plafond di filiera, l’offerta commerciale tailor-made dedicata sia alle aziende sia ai dipendenti.
Il “Programma Filiere” consente alle imprese di migliorare le condizioni di accesso al credito con investimenti sulle filiere industriali e con una valutazione del rischio maggiormente focalizzata su fattori di natura qualitativa L’iniziativa ha avuto un considerevole sviluppo, alla fine del 2016 le aziende clienti coinvolte con il ruolo di Capofiliera erano 377.
Il Programma ha un potenziale significativo per la crescita produttiva: oltre allo sviluppo dei contratti con aziende capofiliere potranno essere complessivamente coinvolti più di 15 mila fornitori, per un giro d’affari di oltre 64 miliardi di euro e una forza lavoro di più di 80 mila dipendenti.
Le Capofiliere sono distribuite in 16 regioni d'Italia, coprendo con la loro catena di fornitura anche tutte le altre aree regionali del Paese: le tre regioni maggiormente rappresentate sono Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.
Le filiere appartengono a 21 settori di business. I principali settori coinvolti nel programma sono l’agroalimentare (27% delle filiere), la meccanica e metalmeccanica (24%) e il sistema moda (12%), seguiti da arredamento, chimica ed elettrotecnica.
Nell’ambito del “Programma Filiere”, nel 2016 Mediocredito Italiano ha effettuato la fase di test del nuovo prodotto “Confirming”, una forma evoluta di factoring indiretto per le imprese “capo-filiera” con una più efficiente gestione dei debiti commerciali e dei pagamenti alle filiere stesse e modalità/condizioni di accesso al credito particolarmente favorevoli per i fornitori.