La valutazione e la gestione dei rischi sociali e ambientali riveste un ruolo fondamentale nel caso di finanziamenti dedicati a grandi progetti industriali e infrastrutturali.

Gli Equator Principles (EP o Principi), sono linee guida internazionali che supportano le istituzioni finanziarie che volontariamente li adottano nella gestione dei rischi derivanti dal finanziamento dei progetti. Applicare i Principi in maniera strutturata e integrata consente di individuare e gestire i rischi emergenti in paesi vulnerabili dal punto di vista sociale e ambientale e in settori sensibili.

I Principi, basati sui criteri dell’International Finance Corporation della Banca Mondiale (i Performance Standard), riguardano: la valutazione degli impatti sociali e ambientali nei progetti da finanziare; la tutela dei diritti dei lavoratori; la prevenzione dell’inquinamento e la promozione dell’efficienza energetica; i rischi sulla salute e la sicurezza delle comunità nei Paesi di intervento; la consultazione delle popolazioni interessate e la tutela dei loro diritti; la salvaguardia della biodiversità e la gestione sostenibile delle risorse naturali; la conservazione del patrimonio culturale.

Gli EP prevedono l’assegnazione di una categoria di rischio ai progetti da finanziare (A indica un alto livello di rischiosità, B medio, C basso) basata su variabili quali le caratteristiche socio-ambientali del Paese, il settore industriale di appartenenza e le caratteristiche proprie del progetto in esame.

Il campo di applicazione dei Principi include la forma tecnica del Project Finance (Finanza di Progetto) e i finanziamenti alle imprese, qualora siano destinati allo sviluppo di un progetto specifico; per le due forme di finanziamento, rientrano nell’ambito degli EP quelli oltre una soglia di importo pari rispettivamente a 10 e a 100 milioni di USD. 

Il processo di valutazione dei rischi sociali e ambientali secondo gli Equator Principles

La “Guida Operativa per l’implementazione degli Equator Principles” di Intesa Sanpaolo è integrata nelle politiche di credito del Gruppo al fine di intercettare, fin dall’insorgere della richiesta, tutti i finanziamenti che rientrano nel campo di applicazione degli EP.

La Guida prevede che i progetti a rischio più elevato e, se opportuno, quelli a rischio medio, vengano valutati da parte di un consulente indipendente che ne identifichi i principali impatti sociali e ambientali. Gli esiti di questa valutazione indipendente (due diligence) forniscono suggerimenti e raccomandazioni in merito all’eventualità di integrare il lavoro svolto con studi approfonditi o azioni di mitigazione, affinché il progetto risponda ai requisiti degli standard internazionali.

Le azioni di mitigazione richieste vengono integrate negli adempimenti contrattuali e sono sottoposte a monitoraggio con una periodicità stabilita sulla base del grado di rischio evidenziato.

Il cliente è tenuto a presentare rapporti sistematici che dimostrino l’implementazione delle attività di mitigazione richieste dalla Banca verificabili anche con visite in loco. In caso di mancata osservanza degli accordi la Banca si riserva il diritto di esercitare misure appropriate da valutare caso per caso.

Parte del processo di valutazione prevede anche il coinvolgimento e la consultazione delle comunità locali per comprendere i possibili impatti sociali e identificare ulteriori misure di mitigazione. Infatti gli Equator Principles presuppongono una relazione continua con gli stakeholder, dalla fase di progettazione e lungo tutta l’operatività del progetto, attraverso attività di stakeholder engagement e un processo di gestione delle lamentele (grievance mechanisms).     

Partecipazione al dibattito internazionale

Adottare gli Equator Principles significa anche far parte della vita associativa e del dibattito internazionale portato avanti dall’Associazione EP. Anche nel 2016 Intesa Sanpaolo ha partecipato agli eventi annuali dedicati ai membri e ai momenti di confronto organizzati con le altre banche aderenti, ma anche con gli altri stakeholder, prevalentemente l’IFC, le Organizzazioni Non Governative e le associazioni imprenditoriali di settore. Ha continuato infine a dare il suo contributo alla discussione sul tema della biodiversità, all’interno del Gruppo di Lavoro tematico formatosi nel 2013 (Cross Sector Biodiversity Initiative).

I Progetti chiusi nel 2016

Dal 2007 sono 315 i finanziamenti sottoposti allo screening degli Equator Principles che hanno raggiunto la chiusura finanziaria, di cui 14 nel 2016.

Nel 2016 l’importo accordato per i progetti che hanno seguito il processo di valutazione degli Equator Principles è di 2,04 miliardi di euro, pari a circa il 10% dell’accordato totale dei finanziamenti del perimetro di riferimento1. Il perimetro di riferimento riguarda tutte le strutture di Intesa Sanpaolo attive nel finanziamento di progetti che rientrano nell’ambito di applicazione dei Principi, in Italia e all’estero, e tre Banche estere: VÚB Banka, Privredna Banka Zagreb e Alexbank.

La tabella mostra il numero dei progetti che hanno raggiunto la chiusura finanziaria nel 2016 suddivisi per categoria.

 TOTALECATEGORIA ACATEGORIA BCATEGORIA C
FINANZA DI PROGETTO 11 4 6 1
PRESTITI ALLE IMPRESE DESTINATI A PROGETTI 3 2 1  

 

1 La percentuale si riferisce alle sole operazioni in project finance ed esclude i finanziamenti corporate relativi a progetti (project related corporate loans).